Ho pensato: può una squadra di triathlon non avere un atleta che quest’anno abbia concluso una gara distanza Ironman? NO, NON PUO’, NON LA FERALPITRIATHLON!!!!!

E così, dopo l’insuccesso a Embrun, dove mi sono vista ritirare il pettorale all’ultimo cancello della bici (dopo 178dico178 km…) per essere arrivata in ritardo di 2 minuti, zitta zitta mi sono iscritta alla mia gara preferita, l’ELBAMAN.

Preferita perché, cito uno dei tanti che hanno commentato su FCZ la gara: “C'è un'atmosfera che ho respirato e respiro solo qui, da provare per chi non l'ha mai fatto”.

Questa per me è stata la terza volta sull’isola, ed è stata la più dura, a causa di un diluvio inclemente che mi ha colpito dal 140 km della bici e poi accompagnato per 2 dei 5 giri della maratona.

E’ stato difficile affrontare 10 km circa di discesa molto tecnica con fiumi d’acqua che attraversavano la strada, ma è stato ancora più duro arrivare in T2, cambiarmi i vestiti fradici con quelli asciutti (all’ELBAMAN noi donne dell’Iron siamo delle vere regine, con tenda esclusiva, sedia e portaborse personale), cercare per 20 minuti di scongelarmi, e poi partire sotto l’acqua, sapendo che mi aspettavano 42 km nelle scarpe bagnate.

Il mio meraviglioso “angelo custode Valerio”, che aveva già abbondantemente finito la sua prova nel mezzo, non mi ha abbandonato negli ultimi difficilissimi tre giri del percorso run, e così, dopo 16h15’ ho tagliato il traguardo…. CHE SPETTACOLO!!!!!

Chiara